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I CIVITOTI

IN PRETURA

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'Civitoti in Pretura' è una commedia popolare così esilarante da essere ormai considerata patrimonio culturale. L’opera, scritta da un giovanissimo Nino Martoglio nel 1893, rappresenta oramai un’icona del teatro siciliano e per la veridicità dei personaggi in cui il pubblico si riesce facilmente ad immedesimare, parla alla gente in modo genuino, diretto, come gli urli dei bambini per le strade e in modo immediato come i vanniatori nei mercati.

“Ci cuntu tutti cosi… chiddu ca ci puzzu cuntari” è una delle affermazioni chiave della commedia “Civitoti in pretura” di Nino Martoglio; in essa, l’espressione massima della conflittualità e incomunicabilità linguistica tra istituzioni e popolo, oltre che un mal celato orgoglio per l’omertà avallato come valore ma poi risultante nefasto per tutti.

A proferire tali parole è la timorosa, ingenua ed esuberante lavandaia “Cicca Stonchiti” nel tentativo di difendere il malandrino Giovanni Masillara dall’accusa di un tentato omicidio, in un tribunale improvvisato “in via d’urgenza”, dinnanzi al Pretore, un lombardo costretto a stare in Sicilia e quanto mai estraneo ai modo di fare e di dire nostrani. Con esso un pubblico Ministero che suscita stupore per il ruolo ricoperto in quanto donna e il cancelliere che fatica a trascrivere con fedeltà quanto viene detto poiché il dibattito processuale non è altro che un costante fraintendimento linguistico. L’accusato infatti, è sempre più nei guai grazie alle disastrose testimonianze della già citata Cicca che nella sua benevola ignoranza è sin troppo precisa e obiettiva nella narrazione della vicenda, e della guardia giurata Messer Rapa, vanitoso, vendicativo e ridicolo nella sua esposizione dei fatti. E mentre i “civitoti” che assistono al processo inveiscono a seconda delle circostanze, la difesa dell’imputato è a cura di un piacente avvocato più interessato ad accogliere consensi fra le popolane che a perorare la causa in corso.

Insomma ci sono tutti gli elementi della farsa, a cui si aggiungono personaggi ben caratterizzati, una recitazione ritmata ricca di scene corali, il tutto condito dai canti della tradizione popolare siciliana eseguiti dal vivo da voce e chitarra; il tutto con l’obiettivo di restituire al pubblico leggerezza, ilarità, ed anche spunti di riflessione sul senso della giustizia.

 

 

Crediti

 

I CIVITOTI IN PRETURA

 

di Nino Martoglio

 

Cast

Giovanni Masillara, accusato

Francesca Stonchiti, testimone

Il Pretore

Messer Rapa, guardia di città

Carmelo, il musico

L'usciere

Il Cancelliere

Il Pubblico Ministero

Avvocato Pappalucerna

Viulanti Sparapaola

Santina

Minica ‘a Ciolla

Cuncetta Menzacuazetta

Cicciu Menzanasca

Aitina ‘a Caliara

                         

Adattamento e Regia
Sandro Rossino

Produzione

NCTilcanovaccio

 

Organizzazione generale

Alessandro Todaro

 

Musiche dal vivo

Angelo Leonardi

 

Costumi

Marianna Randisi


Datore Luci

Marco Tumminelli

 

Allestimento

​NCTil canovaccio

 

Angelino Parano

Loredana Lo Pumo

Rosario Lo Grasso

Sandro Rossino

Angelo Leonardi

Fabio La Magna

Paolo Favazza

Enza Barbera

Alessandro Todaro

Floriana Todaro

Silvia Barbera

Stefania Galletta

Chiara Debole

Francesco Sanfilippo

Alessandra Cordoba

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